L’attività fisica regolare non basta contro la sedentarietà
Mercoledì 21 gennaio 2015
Pochi giorni fa vi abbiamo riportato uno studio che sottolineava come l’inattività fisica provochi il doppio delle morti precoci rispetto all’obesità, dimostrando i vantaggi per la nostra salute derivati da un esercizio fisico regolare. Ora, una nuova meta analisi pubblicata su Annals of Internal Medicine suggerisce che fare regolarmente movimento non compensa i rischi dello stare seduti per lunghi periodi di tempo.
A differenza delle conclusioni di studi precedenti, il nuovo studio condotto dagli esperti del Toronto Rehabilitation Institute University Health Network ha trovato che la troppa sedentarietà, e quindi lo stare seduti alla scrivania per lunghi periodi di tempo durante il lavoro o sdraiati sul divano a guardare la Tv, espone a un maggior rischio di morte prematura, sviluppo di diabete, malattie cardiovascolari e cancro, indipendentemente da quanto si è in forma.
Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno analizzato 47 studi precedenti. Gli esperti hanno osservato che lo stare seduti per lunghi periodi di tempo era associato a un aumento del rischio di mortalità per tutte le cause e altri outcome, anche dopo aggiustamento per livelli di attività fisica, rispetto allo stare seduti per periodi di tempo brevi.
I ricercatori hanno però osservato che il rischio era più pronunciato tra coloro che facevano poco o nessun esercizio, rispetto invece a coloro che praticavano un’attività fisica regolare.
David Alter, autore principale della ricerca, ha affermato: "il nostro studio sottolinea che, nonostante i benefici derivati dall’aumento dell'attività fisica, fare movimento regolarmente potrebbe non essere sufficiente per ridurre il rischio di sviluppare determinate malattie o di mortalità". In attesa di studi più approfonditi, gli autori invitano a ridurre il tempo che si trascorre seduti, anche programmando di alzarsi ogni mezz'ora per qualche minuto durante il lavoro o quando si guarda la tv.